Aguzzeria del Cavallo
Tigella
Tigella
Utensile per la preparazione delle crescentine montanare
I dischi di terracotta, o di pietra refrattaria, in cui originariamente erano cotte le crescenti sono chiamati tigelle. Il termine deriva da tegella, diminutivo di “tegula” che in latino volgare significava coperchio, dal verbo tegere (coprire).
Oggi, nelle zone di pianura e nel resto d’Italia, ci si riferisce a questo caratteristico pane con il sempre più diffuso appellativo metonimico di tigelle (analogamente a quanto avviene per la paella valenciana) nonostante, secondo i puristi, l’unico nome corretto rimane crescentina montanara, perché quello originario ed etimologicamente esatto.
La cottura tradizionale avveniva impilando la pasta in alternanza con dischi solitamente di terracotta (chiamati propriamente tigelle) già arroventati nel camino usando le foglie di castagno o di noce per separare l’impasto dalla terracotta, aromatizzarlo e tenerlo pulito dalla cenere.
Queste pietre sono formate tradizionalmente con terra di castagneto finemente triturata e modellata in uno stampo di legno, poi essiccate e cotte. Lo stampo presenta incisioni in bassorilievo (decorazioni geometriche che poi rimangono stampate sulla pasta durante la cottura): il “fiore della vita” come segno di prosperità e fecondità.
Share
Gli ordini ricevuti dopo l'8 Dicembre verranno evasi dal 27 Dicembre
Orders placed after December 8th will be processed and shipped starting on December 27th
Visualizza dettagli completi